Il Business Plan: un faro luminoso per il successo aziendale – parte 1
La pianificazione è fondamentale, specialmente nel mondo dell’imprenditoria.
Avere un’idea innovativa non è sufficiente per creare un’attività di successo. È necessaria una strategia chiara, un percorso ben definito e la determinazione per seguirlo. In questo contesto, il Business Plan diventa un elemento cruciale.
Sebbene il termine Business Plan sia ampliamente utilizzato, non tutti ne comprendono il vero significato. Anche quando viene tradotto in italiano come “piano aziendale” le domande più comuni che sorgono sono: Che cos’è? Come si prepara? È obbligatorio redigerlo?
Effettivamente non esiste alcuna legge che imponga la redazione di un Business Plan, a meno che non si stia richiedendo delle specifiche agevolazioni finanziarie.
Di conseguenza, molti si sentono sollevati credendo di poter evitare almeno un adempimento burocratico, spostando l’attenzione su quelle che vengono percepite come le “vere cose importanti”: Come aprire la Partita IVA? Quando emettere una fattura? Quante tasse pagare?
Questi aspetti a differenza del Business Plan sono obbligatori.
La preparazione di un Business Plan, invece, è facoltativa e spesso vista come un compito oneroso, poiché richiede di formalizzare in modo dettagliato e coerente le proprie idee.
Rinunciare a redigere il Business Plan comporta fare a meno di uno strumento che può illuminare il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi.
Ogni impresa, grande o piccola, nasce da un’idea. Tuttavia, la differenza tra il successo e il fallimento spesso risiede nella capacità di pianificare correttamente. Il Business Plan è un documento essenziale in questo processo, poiché è qui che l’idea si sviluppa, prende forma e si trasforma in una realtà concreta.
Le parti fondamentali di un Business Plan
Per creare un Business Plan efficace, è importante considerare la sua struttura, che può essere divisa in due macroaree: quella qualitativa e quella quantitativa.
Sebbene l’obiettivo finale di un’azienda sia aumentare i ricavi e generare i profitti, per raggiungere questo scopo è essenziale iniziare da aspetti che non sono direttamente legati al denaro.
La parte qualitativa del Business Plan descrive l’idea imprenditoriale e l’attività aziendale nel suo complesso. Fornisce informazioni cruciali, escludendo però dettagli economici e finanziari.
In questa sezione si affrontano gli aspetti legati alle caratteristiche dell’impresa e al suo impatto sul mercato e sulla società.
Cosa includere nella parte qualitativa?
La parte qualitativa dovrebbe includere:
· Una descrizione sommaria del progetto;
· Le informazioni sui fondatori dell’impresa;
· Le informazioni alla base dell’idea imprenditoriale;
· Un’analisi del mercato di riferimento;
· La definizione dei potenziali clienti;
· L’elaborazione di una strategia di marketing
In sostanza, la redazione di questa sezione deve seguire la regola delle cinque W (who, what, where, when, why) e aggiungere il come, per indicare come si intende realizzare il progetto imprenditoriale.
La parte quantitativa del Business Plan invece, verte sugli aspetti economici e finanziari, che naturalmente costituiscono il cuore pulsante dell’attività imprenditoriale.
Oltre al successo dell’idea imprenditoriale e alla generazione di profitti dalla vendita di prodotti e servizi, un’azienda è sostenibile solo se ha la liquidità per far fronte ai suoi obblighi finanziari. Quindi, non può operare efficacemente senza considerare le risorse finanziarie e, in particolare, le fonti da cui ottenerle e il modo migliore per impiegarle.
Attraverso la sezione quantitativa verranno pianificati la liquidità e gli investimenti, formulando una strategia elaborata considerata affidabile e utile sia per gli imprenditori che per gli investitori.
Cosa includere nella parte quantitativa?
Deve comprendere un bilancio previsionale che dettaglia:
· Un piano deli investimenti con le voci di costo operativo;
· Previsioni di vendita su analisi di mercato;
· Un conto economico previsionale;
· Scenari di previsione relativi al flusso di cassa aziendale.
Infine, bisogna sottolineare che non esiste una struttura standard e predefinita per il Business Plan; al contrario, il suo formato e la sua organizzazione devono essere modellati in base agli obiettivi specifici per i quali viene redatto.
Simone Turini